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Portale dell'Anatolistica fiorentina

Gli scavi e i ritrovamenti epigrafici

I primi scavi di Hattusa cominciarono ufficialmente nel 1906 sotto la guida dell'archeologo turco Th. Makridi e dell?assiriologo tedesco H. Winckler. Dalle notizie che abbiamo, i testi del HaH vennero ritrovati a partire dal 1907 e soprattutto nel corso degli scavi del 1911 nelle stanze 3, 4 e 5 dell’edificio stesso. In misura minore negli scavi del 1912 visto che la campagna di scavo venne bruscamente interrotta a causa dello scoppio di una pestilenza.

Alla ripresa dei lavori in questa zona nel 1936, sotto la guida di Kurt Bittel, vennero trovati solo piccoli frammenti che fecero supporre che si trattasse di testi scartati e riutilizzati come riempimento delle mura già in epoca ittita. Ancora negli anni 30, Naumann interpretò la Casa sul Pendio come “Casa halentu”, ipotesi che oggi, alla luce delle nostre conoscenze, non sembra trovare fondamento.

Nel corso degli scavi del 1960 e 1961 lo studio di quest’edificio e dell’area L/18 rivelò almeno due fasi di epoca ittita: una più antica al livello 6 della quale fanno parte il cosiddetto Altbau, la Casa dei Pithoi e un canale, e una al livello 5 occupata appunto dal HaH.

In questi anni 1400 frammenti vennero ritrovati nell’area L/18. Tutti derivano da una posizione secondaria: dal vecchio scarico di terra degli scavi di Winckler e Makridi, dall’area che venne comunque scavata all’inizio del ventesimo secolo, o ancora dallo strato successivo all’epoca ittita, tra le rovine di edifici della fase frigia.

Nonostante tali problemi, che possono rendere qualsiasi ricerca in quest’ambito parziale e suscettibile di futuri sviluppi alla luce di più accurate analisi archeologiche e di conoscenze più precise sulle tipologie dei testi contenuti nell’edificio, mi sembra tuttavia che un’analisi dei testi noti provenienti da quest’area di scavo possa essere impostata e costituisca anzi un importante elemento per ricostruire la cronologia dell’edificio e fare ipotesi sulla sua possibile funzione e i suoi rapporti con gli altri edifici adibiti in parte o totalmente a deposito di testi, in particolare con il vicino Tempio I. 
ultimo aggiornamento: 14-Dic-2015
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